• L’Arancio amaro, originario con molta probabilità dell’Asia sud orientale, venne coltivato in Arabia dalla fine del secolo IX e in Sicilia dall’inizio del XI. «Nell’anno 1500 esisteva in Francia un Arancio solo, era stato seminato a Pamplona il 1421; che presentemente vive ancora nell’agrumiera di Versailles» (Scotti, 1872). • Il frutto è utilizzato per la preparazione di canditi, la polpa per la preparazione di marmellate e conserve, la buccia per quella di liquori amari. • Il nome di Neroli, attribuito all’olio essenziale, proviene da quello della principessa Anna-Maria de la Trémoille-Noirmoutiers, seconda moglie di Flavio Orsini, principe di Nerola e duca di Bracciano. Affascinata da questa essenza, che chiamò Neroli in onore alla città di Nerola, Marie-Anne de la Trémoille la utilizzava ampiamente per profumare il suo bagno, i vestiti e gli ambienti. Donna di gusto e di tendenza lanciò così una moda che si diffuse alla corte di Luigi XIV.