Semi di Rudraksha

Gli oggetti realizzati con questi semi sono considerati di buon auspicio. Apprezzati nell’Ayurveda per le influenze positive su corpo, cuore e mente.







I semi di Rudraksha sono considerati un tesoro divino fin dall’antichità. Le tradizioni Induista e Buddhista infatti, vedono l’utilizzo di questi semi come un elemento fondamentale nelle pratiche di meditazione, per il conteggio dei respiri nelle pratiche yoga e per la recitazione dei mantra.

Secondo i Veda, le scritture sacre induiste, la Rudraksha ha la capacità di incrementare la concentrazione durante le pratiche e assistere chi li indossa.

Non è quindi difficile immaginare quanto possa essere positivo il suo utilizzo se due culture millenarie come buddhismo ed induismo vivono questo seme come sacro, utile nelle vita quotidiana, capace di rilassare, donare positività e concentrazione.

Utilizzati anche per le loro spiccate proprietà curative, i semi di Rudraksha sono apprezzati nell’ayurveda per le influenze positive su corpo e mente, cuore e psiche.

Una pianta sempreverde dalle bacche tonde di colore blu, che custodiscono al loro interno il classico seme arancione/marrone che conosciamo.

Portati al collo risultano utili in periodi di forte stress, quando ansia, paura o affaticamento psico-fisico la fanno da padrone.

Vengono inoltre ritenuti di buon auspicio grazie alla capacità di mantenere uno stato di costante positività.

Nei mala i semi di Rudraksha sono spesso associati ad altri materiali naturali, come il legno e pietre di diverso tipo, principalmente cristalli di rocca; in questo modo l’energia del mala si amplifica o acquisisce un energia particolare.

Rudraksha, significato e origine


In sanscrito antico Rudra-Ksha è letteralmente la "lacrima di Shiva". La tradizione racconta che il Dio Shiva fosse immerso in una profonda meditazione e che nel risvegliarsi iniziò a piangere di compassione nel realizzare la grande e profonda sofferenza degli esseri senzienti; queste lacrime toccando il suolo divennero semi che diedero vita all’albero di Rudraksha ed i suoi semi racchiudono tutta la bontà di Shiva stesso.

La parola si traduce in Rudra - uno dei nomi del dio Shiva e Aksha – lacrima. Lo stesso Shiva è sempre rappresentato con indosso diversi mala al collo, in testa, su braccia e mani. Secondo i Veda, questi semi hanno la capacità di elevare l’anima creando protezione e mostrando la via sul cammino spirituale.

I poteri della Rudraksha

Diversi studi hanno confermato l’importante attività elettromagnetica ed induttiva del seme, questa sua speciale caratteristica lo rende così potente. Più il seme è piccolo più è forte la sua attività elettromagnetica tanto da renderlo in grado di attivare il rilascio di sostanze chimiche cerebrali e stimolare impulsi simpatici e parasimpatici.

La Rudraksha ha la capacità di interagire con il nostro corpo e la nostra aura, producendo uno scambio di informazioni elettrico, attivando veri e propri cambiamenti biochimici. E’ noto come il corpo umano ed ogni forma vivente siano attraversati da flussi elettromagnetici e che le giuste vibrazioni siano fondamentali per il benessere generale; la Rudraksha possiede proprietà tali da governare e regolare gli impulsi.

Un singolo grano di Rudraksha è in grado di generare segnali bioelettrici, impulsi capaci di convertire le polarità, stabilizzando i nostri sistemi, agendo come una sorta di terapia magnetoterapica. L’associazione di questi semi alla meditazione, al recitare mantra o praticare yoga incrementa notevolmente le loro potenzialità, ma anche il solo indossare la Rudraksha porta benefici, alcuni dei quali sono:

- aumenta la concentrazione
- migliora la memoria
- riduce ansia e stress
- rinforza il cuore
- dona pace e lucidità mentale
- dona equilibrio al sistema nervoso
- azione calmante
- controlla la pressione del sangue
- attiva un processo di purificazione per trovare pace
- dona fortuna e prosperità
- aumenta autostima e positività
- protegge grazie al potere divino
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